A202006
Breve premessa:
Il corso ECM “Diagnosi e Trattamento della Malattia da Reflusso Gastroesofageo: un Corretto Approccio per un Corretto Impiego delle Risorse” sarà incentrato su alcune problematiche cliniche ad oggi oggetto di discussione. E’ noto che la presenza dei sintomi tipici della malattia, quali la pirosi ed il rigurgito, rende possibile la sua diagnosi con una elevata accuratezza. Tuttavia, alcune patologie, quali la pirosi funzionale e l’esofagite eosinofila, possono manifestarsi con sintomi analoghi ed una scarsa risposta alla terapia deve indurre all’esecuzione di indagini per definire con certezza l’origine di tali sintomi. L’endoscopia è caratterizzata da una ottima accuratezza per i casi di malattia con erosioni dell’esofago terminale. Tuttavia, tali lesioni sono presenti solo in un terzo circa dei pazienti rendendola, quindi, poco utile. Al contrario, nei pazienti con scarso miglioramento dei sintomi dopo trattamento, l’endoscopia può rappresentare un’importante procedura diagnostica per definire l’origine della resistenza alla terapia. La radiologia convenzionale è una metodica ormai poco utilizzata per la diagnosi della malattia da reflusso gastroesofageo, ma è fondamentale per la diagnostica delle complicanze, quali ad esempio le stenosi, o dell’ernia jatale. Ormai da diversi anni la diagnostica si avvale della pH-impedenzometria esofagea delle 24 ore, un esame che permette di definire sia il ruolo dei reflussi non acidi nella fisiopatologia dei sintomi da reflusso sia l’efficacia della terapia nel bloccare la secrezione acida gastrica. Tale esame deve necessariamente conseguire ad un esame endoscopico, sia per motivi clinici che tecnici. La sua importanza risiede nella potenzialità di svelare il ruolo del reflusso non acido nella genesi di una pirosi in paziente con ottimale controllo della secrezione acida gastrica. Le informazioni desumibili dagli esami istologici dell’esofago rappresentano oggi un importantissimo argomento: se è vero che ormai da diversi anni è noto il ruolo della dilatazione degli spazi intercellulari nella fisiopatologia della pirosi, è vero anche che il ruolo dell’infiltrazione eosinofila della mucosa esofagea è parzialmente conosciuto. Il trattamento della malattia da reflusso gastroesofageo si avvale di farmaci di primo livello, rappresentati dagli inibitori della pompa protonica, ma anche di numerosi prodotti ad attività antiacida e/o protettiva su base meccanica e/o riparativa su base chimica. La risposta alla terapia è notevolmente inficiata da aspetti psico-emotivi. Pertanto, verranno analizzati i meccanismi che portano alla differente risposta terapeutica nella malattia da reflusso gastroesofageo, definendo l’indicazione ad eventuali terapie di associazione con modulatori della sensibilità viscerale. La riduzione della capacità di produrre acido causata dalla gastrite atrofica autoimmune è stata da sempre considerata tale da escludere un trattamento con PPI in questi pazienti. Dati recenti indicano, invece, che nelle fasi iniziali della malattia, caratterizzate da una lieve atrofia mucosale, possono associarsi sia a sintomi da reflusso sia a quadri di esofagite erosiva, o addirittura a quadri di metaplasia di Barrett.
Dott. Di Stefano Michele
- Chiarire l’accuratezza diagnostica della sintomatologia tipica da reflusso alla luce del maggiore impatto clinico oggi presentato dalle altre condizioni con simile espressione clinica
- Chiarire l’indicazione alla terapia con PPI in pazienti con malattia da reflusso gastroesofageo e gastrite atrofica autoimmune associata.
- Stigmatizzare il corretto trattamento della malattia e analizzare l’efficacia dei vari prodotti attualmente disponibili.
- Chiarire il ruolo dell’istologia nella comprensione dei meccanismi del danno d’organo ma anche definire le sue indicazioni corrette.
- Definire delle corrette indicazioni all’esame.
- Definire il ruolo attuale della radiologia nella diagnosi differenziale della patologia esofagea.
- Chiarire le indicazioni all’endoscopia nel sospetto clinico e nel follow up della malattia da reflusso gastroesofageo.
Dott. Michele Di Stefano –Fondazione IRCCS Policlinico S.Matteo
Dott.ssa Laura Rovedatti – Fondazione IRCCS Policlinico S.Matteo
Dott.ssa Caterina Mengoli – Fondazione IRCCS Policlinico S.Matteo
Dott. Alessandro Vanoli – Università di Pavia
Dott.ssa Natascia Brondino – Università di Pavia
Dott.ssa Emanuela Miceli – Fondazione IRCCS Policlinico S.Matteo
Responsabile Scientifico: Dr. Michele Di Stefano, Fondazione IRCCS Policlinico S.Matteo, Pavia
PROGRAMMA DEL CORSO
8.30 Iscrizione dei partecipanti
8.45 Introduzione al corso – Michele Di Stefano
9.00 La sintomatologia tipica: è sempre reflusso? – Michele Di Stefano
9.40 L’endoscopia: quali informazioni aggiunge? – Laura Rovedatti
10.20 L’istologia dell’esofago: quando è veramente informativa? – Alessandro Vanoli
11.00 Coffee break
11.10 La pH-impedenzometria esofagea delle 24 ore: ha mantenuto le promesse? – Caterina Mengoli
11.50 Malattia da reflusso gastroesofageo e gastrite atrofica autoimmune: o l’una o l’altra? – Emanuela Miceli
12.30 La terapia della MRGE: quando, come e quanto? – Michele Di Stefano
13.10 Fattori psicogeni e MRGE: quanto influenzano la sintomatologia e la risposta alla terapia? – Natascia Brondino
13.50 Consegna questionari ECM
14.00 Chiusura dei lavori e saluti – Michele Di Stefano
14.30 Lunch
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Data
26 Settembre 2020
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Sede
Aula Scarpa – Università degli Studi di Pavia, C.so Strada Nuova 65
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Docenti
Dott. Michele Di Stefano –Fondazione IRCCS Policlinico S.Matteo
Dott.ssa Laura Rovedatti – Fondazione IRCCS Policlinico S.Matteo
Dott.ssa Caterina Mengoli – Fondazione IRCCS Policlinico S.Matteo
Dott. Alessandro Vanoli – Università di Pavia
Dott.ssa Natascia Brondino – Università di Pavia
Dott.ssa Emanuela Miceli – Fondazione IRCCS Policlinico S.Matteo
Responsabile Scientifico: Dr. Michele Di Stefano, Fondazione IRCCS Policlinico S.Matteo, Pavia
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Crediti
8 ECM
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Destinatari
Medici chirurghi (tutte le discipline) e specializzandi, dietisti
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Costo
Gratuito
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Partecipanti
Posti disponibili 25
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Termine iscrizione
25 Settembre 2020
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